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Bellinzago, crocifissione, cupola, Madonna, parrocchiale, S. Anna, S. Clemente, S. Maria, scurolo
Prov. di Novara
14 km da NO (direz. N lungo la S.S. 32 per Arona) • 191 m.s.m. –sup. com. 39,36 km2 – ab. (bellinzaghesi) 5945 (51) • 8365 (01) •
Centri abitati: Badia di Dulzago, Bellinzago, Cavagliano
• Stazione ferroviaria sulla linea Novara – Arona
Il paese
Centro agricolo e industriale dell’alta pianura novarese, situato ai piedi di un modesto rialzo collinare su cui corre la circonvallazione; l’abitato si è espanso verso E oltre la statale e lungo questa a S e a N. Il nucleo della Badia di Dulzago si trova a SW, sulla sponda sinistra del cavo Borromeo, mentre la frazione di Cavagliano è a S.
Nel 1903 vi furono rinvenute alcune tombe dell’età del ferro, il cui corredo è conservato al Museo Civico di Novara. Nel Medioevo il borgo appare citato per la prima volta in un diploma rilasciato dall’Imperatore Corrado II nel 1025. Entrato a far parte, con il resto del territorio novarese, dei domini viscontei, nel 1402 fu dal duca Gian Galeazzo dato in feudo ai Barbavara; tolto a questi nel 1466 passò a Lancillotto Del Maino, feudatario della vicina Oleggio.
Cenni artistici.
Le chiese .
La parrocchiale di S. Clemente
Al 1594 risale la costruzione della parrocchiale dedicata a S. Clemente e ampliata tra il 1837 e il 1844, con la contemporanea trasformazione dell’intero complesso in forme neoclassiche ad opera di A. Antonelli. L’interno fu portato a termine dal figlio Costanzo Antonelli dopo il 1890. Presenta sul fianco sinistro uno snello campanile settecentesco, ma rialzato e rinnovato nel 1823. La facciata in origine barocca fu restaurata nel 1931. Si presenta elegante e solenne con gli spazi ben ripartiti da lesene piatte con capitelli, bei portali e, nella fascia mediana, un’ampia finestra a tre vetrate. Vi sono poi cinque nicchie con statue di santi e altre quattro statue in alto, oltre il timpano, sull’attico accanto alla grande croce. L’interno ha un’unica grande navata con soffitto a botte ripartito in riquadri alla maniera di cassettoni con dipinti dell’antico e nuovo testamento. Ai fianchi della navata corrono due strette navate laterali, quasi dei deambulacri, con soffitti cupoliformi. La navata presenta una certa grandiosità data dalla sequenza dei grandi archi a tutto sesto che poggiano su pilastri abbelliti da semicolonne marmoree grigio verdi terminanti con capitelli corinzi che reggono una cornice. Colonne e cornice corrono tutt’attorno lungo le pareti, compreso l’abside semicircolare. Al centro del transetto sorge una grande cupola con lanterna. Divisa in otto parti contiene riquadri esagonali con dipinti di santi e martiri. Attorno alla lanterna corrono fregi e tondi con dipinti dei volti. Il presbiterio è chiuso da una balaustra in marmo e ospita l’altare maggiore anch’esso in marmi policromi con una bella edicola centrale retta da colonnine con putti. L’abside semicircolare presenta la conca absidale ornata da motivi geometrici romboidali, con una finestra semicircolare e lanterna che illumina l’interno. Sul retro dell’altare, nel coro, vi sono gli scranni lignei e ben due organi. Partendo dal fondo, a destra, dopo il fonte battesimale, vi è un primo altare dedicato alla Madonna Immacolata, una bella statua posta al centro fra due colonne. Segue un altro altare con un grande crocifisso posto dietro una vetrata. Il terzo altare presenta una Madonna del Rosario, incoronata e con Bambino. Sul lato opposta, a sinistra, vi è un altare con una piccola urna contenente un simulacro di Maria Bambina. Segue un altare dedicato alla Sacra Famiglia. Più oltre un altare in marmi policromi rossi e grigi dedicato alla Madonna addolorata, una statua con uno stilo nel cuore. Le due braccia del transetto ospitano due grandi altari. Quella a destra è più lunga e ospita lo scurolo con due urne sovrapposte contenenti i simulacri e le reliquie di due santi martiri, Pacifico e Cristina. Il tempietto a edicola ha colonne in marmi rosa e una bella copertura con angioletti. Sul retro vi è una grande tela della Vergine che dona il rosario, un soffitto tondeggiante e dipinti di angeli e santi. Il transetto di sinistra presenta un altare dedicato alla cena di Emmaus. A fianco nicchie con statue. Nell’insieme l’effetto della chiesa è piuttosto grandioso, nel classico stile antonelliano. Il grande edificio della chiesa, si prolunga oltre l’abside fino a comprendere anche le cappelle di due confraternite del SS. Sacramento e della Madonna del Rosario.
La chiesa della Madonna di Loreto, più nota come chiesa di S. Anna, eretta al principio del XVII sec., conserva un notevole altare maggiore ligneo barocco, una pala d’altare di Bartolomeo Vandoni (1639); sono inoltre pregevoli opere lignee del ‘600 la cantoria e l’organo.
La piccola chiesa barocca si trova nella via omonima del vecchio centro. Graziosa a vedersi dall’esterno con le sue forme eleganti. L’interno è a una sola aula che si chiude con un’abside piatta su cui poggia l’altare sovrastato da un soffitto cupoliforme tutto affrescato. Racchiusa fra le case di una stretta strada, è un piccolo gioiello.
Chiesa della Madonna della neve
La chiesa sorge fuori paese, a sud, in mezzo ai campi, lungo una strada che conduce a varie cascine ai limiti della Baraggia di Cameri. L’edificio, tutto in mattoni a vista, è della prima metà del XVIII sec. ed è ben riconoscibile per l’elegante portico che la circonda su tre lati.
Frazioni della Badia di Dulzago e di Cavagliano
Dell’antica pieve di S. Giulio si veda il testo separato sotto il titolo “Badia di Dulzago“.
La frazione di Cavagliano, nel comune di Bellinzago Novarese, conserva interessanti affreschi nella chiesa oratorio di S. Vito al cimitero. Si veda la descrizione alla voce “Cavagliano” .
Altre notizie.
Patroni S. Clemente (23 novembre) e S. Anna (26 luglio).
Fiere e mercati: Mercato domenica.
Fonti bibliografiche:1-2-3-4-5-6-8-19